DOLORE ARTICOLARE

Dottore non ce la faccio più a sopportare questo dolore alla spalla che mi limita in ogni attività, dalle pulizie di casa, al lavoro e alla mia igiene. Come muovo questa spalla mi viene un dolore che va giù nel braccio. Anche di notte mi sveglio quando mi appoggio su questa spalla….

Stia tranquillo, adesso cerchiamo di capire  da dove origina il dolore, quali meccanismi fisiopatologici lo generano e quali fattori lo scatenano. 

Il dolore articolare è oggi diffusissimo sia nei giovani che nell’età avanzata. I meccanismi che lo generano sono ovviamente diversi e vanno sempre identificati durante la visita e attraverso gli esami radiologici. Queste forme di dolore sono invalidanti e non richiedono sempre una soluzione chirurgica protesica.

Spazio medici...

SUGGERIMENTI DI DIAGNOSI E TERAPIA

L’esame clinico del Paziente con dolore articolare non è affatto semplice e richiede un certo tempo perché vanno individuati i tessuti coinvolti, il meccanismo che genera dolore e la presenza di fattori di stimolazione. E’ quindi necessaria una visita accurata del corpo e dell’area di dolore.

Il meccanismo che genera dolore può essere una condizione di flogosi acuta o cronica (dolore nocicettivo infiammatorio) ma anche una eccessiva stimolazione dei nocicettori per modificazioni strutturali conseguenti a processi degenerativi (dolore nocicettivo meccanico strutturale), o entrambe.

 I fattori di stimolazione sono molteplici e vanno dal tipo di attività e di lavoro svolti, dal peso corporeo e da eventuali alterazioni posturali, da traumi precedenti e cosi via.

 

Possono essere necessari ulteriori accertamenti radiologici se quelli già effettuati non sono recenti  o non chiari. Le immagini da sole, senza una visita, non sono affatto sufficienti a dire dove e perché c’è dolore, ma confermano il sospetto clinico e sono utili per la decisione di percorsi chirurgici. Gli esami ematologici possono essere necessari nel sospetto di una patologia reumatica o degenerativa

In genere quando il Paziente giunge da noi ha già assunto numerosi farmaci di varia natura senza successo o con un successo temporaneo. A volte però i farmaci vengono prescritti e assunti senza una precisa strategia terapeutica. La “Terapia combinata” utilizza farmaci ad azione antinfiammatoria (come i cosiddetti FANS e COX2 – Diclofenac, Ibuprofene, Etercoxib e altri ancora) associati ad analgesici veri e propri come il Paracetamolo o i vari oppioidi, dal tramadolo al Tapentadolo, dalla Buprenorfina all’Oxicodone o alla Morfina.

Ma attenzione che la terapia farmacologica non è la soluzione definitiva ma uno strumento utile per ridurre il dolore per capire come procedere con una terapia multimodale dove la riabilitazione e le tecniche antalgiche mininvasive giocano il ruolo dominante.

L’indicazione nasce dai dati dell’esame clinico e dal risultato della terapia farmacologica e riabilitativa.

Si distinguono.

  • I Blocchi selettivi eseguiti sotto fluoroscopia o ecografia
  • L’iniezione intrarticolare ecoguidata di Acido Jaluronico, di fattori di crescita PRP
  • Gli interventi a radiofrequenza delle afferenze sensitive articolari

 

Queste tecniche vengono eseguite in regime ambulatoriale, di day surgery o in ricovero ordinario e sono descritte all’interno del sito