DOLORE LOMBARE

Lo so che l’hanno in tanti ma questo dolore mi impedisce di piegarmi e di fare qualsiasi movimento con il corpo, Se mi chino per raccogliere qualcosa poi non mi rialzo più. C’è chi mi dice che è il “colpo della strega” e mi riempie di farmaci che mi hanno distrutto lo stomaco. I chirurghi che ho contattato mi dicono che non c’è nulla di grave e mi consigliano la piscina. Altri ancora mi dicono che i miei anni sono la causa di dolore.

Stia tranquillo, adesso cerchiamo di capire quale parte della sua colonna vertebrale è interessata e da dove origina il dolore, quali meccanismi fisiopatologici lo generano e quali fattori lo scatenano. 

Per raggiungere questi obiettivi la sottoporremo ad una visita specialistica a cui seguiranno eventuali esami e una terapia multimodale.

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ICS Maugeri INTERVISTA I MEDICI

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SUGGERIMENTI DI DIAGNOSI E TERAPIA

L’esame clinico del Paziente con dolore lombare non è affatto semplice e richiede un certo tempo perché vanno individuati i tessuti coinvolti, il meccanismo che genera dolore e la presenza di fattori di stimolazione. E’ quindi necessaria una visita accurata del corpo e dell’area di dolore.

I tessuti coinvolti possono essere:

  • le articolazioni posteriori (zigapofisarie) o faccette articolari
  • i legamenti tra cui il legamento longitudinale posteriore
  • i muscoli paravertebrali
  • il corpo vertebrale
  • il disco intervertebrale
  • la dura madre che riveste le strutture nervose.

Il meccanismo che genera dolore può essere una condizione di flogosi acuto o cronica (dolore nocicettivo infiammatorio) ma anche una eccessiva stimolazione dei nocicettori per modificazioni strutturali conseguenti a processi degenerativi (dolore nocicettivo meccanico strutturale), o entrambe.

 I fattori di stimolazione sono molteplici e vanno dal tipo di attività e di lavoro svolti, dal peso corporeo e da eventuali alterazioni scoliotiche della colonna, da traumi precedenti e cosi via.

Talvolta il dolore che il Paziente sente a livello lombare non origina dai tessuti della colonna ma dai visceri addominali. Si tratta del cosiddetto dolore riferito e richiede una ulteriore valutazione clinica addominale o pelvica.

E’ fondamentale escludere rapidamente la possibilità che vi siano gravi lesioni vertebrali da cedimento, frattura o da invasione neoplastica, disciti o altre patologie che richedono un intervento terapeutico immediato.

Possono essere necessari ulteriori accertamenti radiologici se quelli già effettuati non sono recenti  o non chiari. Le immagini da sole, senza una visita, non sono affatto sufficienti a dire dove e perché c’è dolore, ma confermano il sospetto clinico e sono utili per la decisione di percorsi chirurgici. Gli esami ematologici possono essere necessari nel sospetto di una patologia reumatica p degenerativa.

In genere quando il Paziente giunge da noi ha già assunto numerosi farmaci di varia natura senza successo o con un successo temporaneo. A volte però i farmaci vengono prescritti e assunti senza una precisa strategia terapeutica. La “Terapia combinata” utilizza farmaci ad azione antinfiammatoria (cone i cosiddetti FANS e COX2 – Diclofenac, Ibuprofene, Etercoxib e altri ancora) associati ad analgesici veri e propri come il Paracetamolo o i vari oppioidi, dal tramadolo al Tapentadolo, dalla Buprenorfina all’Oxicodone o alla Morfina.

Ma attenzione che la terapia farmacologica non è la soluzione definitiva ma uno strumento utile per ridurre il dolore per capire come procedere con una terapia multimodale dove la riabilitazione e le tecniche antalgiche mininvasive giocano il ruolo dominante.

L’indicazione nasce dai dati dell’esame clinico e dal risultato della terapia farmacologica e riabilitativa.

Si distinguono.

  • I Blocchi selettivi eseguiti sotto fluoroscopia
    1. Peridurali
    2. Delle articolazioni zigapofisarie o faccette articolari
    3. Dei muscoli paravertebrali
  • La periduroscopia
  • La neuromodulazione delle afferenze sensitive alle articolazioni zigapofisarie
  • La vertebroplastico e cifoplastica
  • Gli interventi percutanei sul disco intervertebrale

 

Queste tecniche vengono eseguite in regime ambulatoriale, di day surgery o in ricovero ordinario e sono descritte all’interno del sito