TERAPIA

TERMOLESIONE GASSERIANA

Questa tecnica antalgica è estremamente importante nel trattamento della nevralgia essenziale del trigemino. Si basa sull’azione del calore ottenuto con stimolazione a radiofrequenza continua La temperatura controllata dell’ago, posizionato sotto guida fluoroscopica all’interno del Ganglio di Gasser trigeminale, permette una interruzione della conduzione di alcuni tipi di fibre senza giungere ad una distruzione del ganglio dove converge la sensibilità del volto. È un intervento che richiede molta esperienza e abilità. Il nostro obiettivo terapeutico non è l’interruzione delle afferenze sensitive (e quindi all’anestesia con perdita di tutte le sensibilità) ma la riduzione delle fibre tattili al fine di impedire che nasca la terribile scarica elettrica che identifica la nevralgia trigeminale. Tutti i pazienti sanno che basta una carezza, un movimento del volto, un soffio d’aria fredda che parte la scarica elettrica devastante. Si ritiene infatti che questi impulsi che nascono banalmente dal volto modifichino il loro percorso andando su vie nervose che evocano la scarica.

 

 

Per i pazienti...

Spesso i pazienti non sanno a cosa vanno incontro. Di seguito qualche semplice informazione…

cosa mi succede se mi sottopongo all'intervento

L’intervento viene eseguito in regime di Ricovero di due notti . il Paziente viene ricoverato in reparto e preparato per poi essere accompagnato in sala interventistica perché si ritiene che la sterilità debba essere controllata accuratamente. Si esegue posizionando, sotto controllo fluoroscopico, l’apposito ago nel Ganglio di Gasser  con il paziente in sedazione profonda in modo che non senta alcun dolore. Quando si ritiene di aver posizionato l’ago nel punto corretto e aver svegliato il paziente si eseguono le stimolazioni test che ci permettono di controllare la posizione dell’ago r quindi del trattamento cercando sempre di coinvolgere solo alcune fibre e non altre. Una volta identificata la sede corretta, dopo aver riaddormentato il paziente, si procede alla radiofrequenza controllata. Al termine dell’intervento il Paziente viene portato in camera.

quali precauzioni devo osservare?

Non ci sono particolari precauzioni. Dopo l’intervento il paziente è in grado di camminare anche se avverte una sensazione di lieve addormentamento della zona del volto trattata. 

QUALI LIMITI?

I limiti di questa tecnica sono legati a vari fattori. Innanzi tutto è una tecnica poco eseguita perché complessa e legata a provata esperienza dell’operatore. Inoltre la nostra esperienza di decine di anni ci ha portato ad eseguire una lesione parziale e controllata. Ciò porta ad un risultato valido ma non definitivo (da alcuni mesi a parecchi anni). Questo limite è dovuto al fatto che non procuriamo una anestesia completa della zona del volto perché non distruggiamo le fibre del dolore ma riduciamo solo le fibre tattili e solo alcune nocicettive. La distruzione di tutte le fibre porta purtroppo ad una sensazione di anestesia completa del volto, al rischio di mordersi la guancia e soprattutto al rischio di una sindrome d deafferentazione con bruciore costante al volto. Quest’ultima è la complicanza più temuta perché non è curabile. Nell’immediato periodo post blocco il Paziente percepisce ancora qualche scarica trigeminale una strana sensazione al volto che progressivamente tende ad attenuarsi

PER I MEDICI...

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